Cos’è?
È una parassitosi causata dai pidocchi, i quali depongono uova (lendini), che si attaccano alla base dei peli (e dei capelli: pediculosi capo) con una sorta di sostanza collosa molto resistente.
Come si manifesta?
Il sintomo più caratteristico, ma non sempre presente, è il prurito localizzato, al cuoio capelluto o nell’area genitale.
Come si trasmette?
La parassitosi si diffonde prevalentemente in condizioni di affollamento, tramite contatto diretto con una persona infestata (anche durante il rapporto sessuale: pediculosi pube) o indiretto attraverso pettini, spazzole, cappelli. L’infestazione avviene indipendentemente dal livello di pulizia personale.
Diagnosi
Con il riscontro, tramite una lente, del pidocchio e/o delle uova tra i capelli o i peli del pube e, in alcuni casi, alle ciglia, sopracciglia, barba.
Cura
Il trattamento è costituito da prodotti appositi, in crema, schiuma e gel. Nella maggior parte dei casi, le uova e i pidocchi devono anche essere meccanicamente rimossi con un pettine. Per le uova può essere usata una miscela calda costituita da metà acqua e metà aceto. Dopo una settimana, per eliminare i pidocchi nati da eventuali uova sopravvissute, bisogna ripetere il trattamento. Non esistono trattamenti preventivi: il farmaco antiparassitario non previene l’infestazione, quindi non va eseguito a scopo preventivo.
Ulteriori provvedimenti
√ Controllare tutti i componenti della famiglia e le persone venute a stretto contatto
√ Lavare in lavatrice (60°), o a secco, federe, lenzuola, asciugamani e indumenti.
√ Pettini e spazzole vanno immersi in acqua bollente per 10 minuti.
√ La disinfestazione dei locali non porta vantaggi poiché il pidocchio non è in grado di sopravvivere a lungo nell’ambiente.
√ Per evitare la diffusione del contagio si raccomanda un controllo frequente delle zone interessate.